Si chiama “2xmille” la nuova sfida che Simone Temperato ha portato a termine domenica mattina lungo l’ascesa della Rosina a Marostica. La sfida in questione, dello stile Scommettiamo che…? famosa trasmissione televisiva trasmessa tra gli anni ’90 fino al 2003 in onda su Rai 1 e condotta da Fabrizio Frizzi, consisteva nel compiere i 2 chilometri di salita che portano da Valle San Floriano fino al Ristorante La Rosina con una bicicletta da corsa priva di ruota, forcella, manubrio, senza lo scatto fisso e facendo ruotare per almeno 1000 volte una borraccia attorno al busto senza mai farla cadere in un tempo massimo di 20 minuti. Un mix di equilibrio, concentrazione, abilità e coordinazione nei movimenti ma non solo, infatti, per riuscire a portare a termine l’impresa Simone ha dovuto fare i conti con l’accumulo di acido lattico sulle spalle che dopo un certo numero di passaggi è iniziato a farsi sentire. La sfida lanciata da Simone giusto un anno fa difronte a più di 600 ciclisti appassionati in occasione della serata di convalida dei brevetti del Grappa è sembrata fin da subito difficilissima tanto che lo stesso Franco Pellizzotti, ospite della serata, aveva messo in dubbio la riuscita dell’impresa a suo dire marziana. Ma a quanto pare il ciclista di Campese sembra aver compiuto un’altra delle sue “magie” in bicicletta riuscendo a terminare questa pazza sfida senza compiere nessun errore con 1022 giri della borraccia attorno al corpo e in un tempo di 16 minuti e 34 secondi. Questa per Simone era una “mission impossible”, una di quelle più estreme sotto il profilo dell’equilibrio e della concentrazione, una di quelle sfide dove tutto può accadere, dove non bisogna dare niente per scontato, dove ogni piccolo dettaglio può fare la differenza, dal vento, alle condizioni dell’asfalto, dalle traiettorie al peso della borraccia, dalla pressione del tubolare alla temperatura. “Tutto ha preso il via con la mia immensa voglia di andare oltre, di superare quel limite immaginario che non ha mai fine. Arriva l’idea, la pianifico, ogni volta sorrido al pensiero di quanto, ancora una volta, l’asticella sia salita, e poi vado. Centinaia di prove e ore in sella per raggiungere l’obiettivo, anche se so già, sarà solo un nuovo punto di partenza per andare ancora oltre.”