Il ciclista bassanese Simone Temperato ci ha abituati in questi anni ad una serie di imprese ciclistiche che hanno davvero dell’incredibile. Ha scalato il Monte Grappa pedalando all’indietro, e sceso dal Passo dello Stelvio con una mountain bike senza ruota e forcella, e salito sullo Zoncolan con mezza bici da corsa, è rimasto per tre ore in equilibrio sopra una trave alta un metro e larga solamente 30 cm e potremmo continuare così all’infinito. Quello che spinge Simone a fare questo genere di sfide è la voglia di andare oltre, di superare quel limite immaginario che non ha mai fine. Una passione la sua che lo ha portato a vincere sfide davvero estreme, sfide che sembravano impossibili. Ora per il Magico Tempe ne è iniziata un’altra. Da pochi giorni infatti ha realizzato un suo libro dal titolo “l’impossibile non esiste ancora!” una raccolta di oltre 300 articoli pubblicati su giornali e riviste di ogni genere che raccontano di alcune di quelle che sono state le sue imprese più incredibili e più spettacolari, dei tanti traguardi aggiunti e delle molte sfide vinte su salite che hanno fatto la storia del ciclismo. Ma non finisce qui, infatti si potranno trovare le testimonianze di 10 personaggi famosi dello sport che hanno contribuito a rendere questo libro davvero magico. Volete sapere i loro nomi? Alessandro Ballan, Angelo Furlan, Andrea Pasqualon, Cristiano Citton, Filippo Pozzato, Gilberto Simoni, Giuliano Calore, Paolo Mei, Wladimir Belli e l’amico Vittorio Brumotti. Parte del ricavato della vendita di questo libro sarà devoluto all’associazione Marina Romoli Onlus di cui Simone da qualche anno è testimonial. L’associazione promuove e finanzia la ricerca scientifica volta a trovare una cura per la paralisi causata dalla lesione cronica del midollo spinale e di aiuta economicamente giovani atleti che a causa di incidenti stradali o gravi infortuni intervenuti durante lo svolgimento dell’attività sportiva si trovino in condizioni fortemente invalidanti, con particolare riguardo verso atleti rimasti paralizzati a causa di lesioni al midollo spinale. “In questo libro c’è la mia storia, qui si può chiaramente capire come con tanta passione ed entusiasmo si possono raggiungere importanti obbiettivi e vincere sfide che sembravano impossibili. È un messaggio verso ai giovani, a seguire i propri sogni e non smettere mai di crederci, di non arrendersi mai, proprio come ha fatto Marina Romoli, che è stata privata dell’uso delle proprie gambe a causa di un incidente stradale in allenamento, uno di quei incidenti che troppo spesso si sentono parlare oggi giorno. Marina è una donna straordinaria e questa dolorosa disgrazia non le ha tolto la voglia di sognare e credere di tornare a vivere una vita felice ed indipendente per se e per gli altri che soffrono la sua stessa condizione. Da qui la sua missione, che è diventata anche la mia, sostenere la ricerca perché attualmente la lesione del midollo spinale non è curabile e l’unico miracolo per tutti lo può fare solo la scienza. Marina dice spesso «Se uno sogna da solo rimane solo un sogno, ma se molti sognano insieme è l’inizio di una nuova realtà. TOGETHER, WE CAN DO IT, insieme possiamo farcela».