E’ stato un vero e proprio spettacolo vederlo salire ieri da Ponte di Legno con quella bici, se ancora si può parlare di bicicletta visto che gli manca la ruota anteriore, la forcella e persino il manubrio! Tra le facce sorprese e attonite degli automobilisti e motociclisti che, approfittando della bellissima giornata di domenica si dirigevano al Passo Gavia. E non parliamo di quelli sguardi di ciclisti segnati già dalla grande fatica nel salire da quelle dure asperità mentre si vedevano superare da questo “extraterrestre” della biciletta, qualcuno avrà sicuramente detto “non ci posso credere, non è possibile, ho le allucinazioni!” Invece sembra che ci sia proprio riuscito. Simone Temperato, un asso delle due ruote, o meglio di una ruota visto che dell’altra ne può fare bene a meno! E domenica è stata senza dubbio una grande impresa per questo singolare ciclista bassanese che ha aggiunto un’altra perla alla sua ormai ricca lista di performance e record ciclistici. “E’ stata senza dubbio una scalata incredibile, oltre le aspettative”, ha dichiarato Simone dopo aver concluso la prova, “avevo già affrontato questa salita”, continua, “12 anni fa con la mia bici da corsa in impennata ma in quell’occasione avevo la bici completa, tutta un’altra storia affrontarla con mezza bici! Ho dovuto ancora una volta fare i conti con il tratto finale che presenta la lunga galleria buia e il manto stradale disconnesso, mantenere l’equilibrio in quei punti è stato davvero difficile, ero molto concentrato e determinato, l’esperienza maturata in tutti questi anni e anche un pizzico di fortuna mi hanno fatto finire la prova nel migliore dei modi. E’ stato proprio nella prima occasione, quella del 2005, quando senza nessun tipo di illuminazione e con gli occhiali con lenti scure ero riuscito a superare la galleria senza appoggiare la ruota a terra, da lì in poi ho scoperto un nuovo mondo, mi sono dedicato all’allenamento ideomotorio, al training autogeno e ho sviluppato ulteriormente le mie grandi doti di equilibrio e concentrazione. Sono molto soddisfatto, penso che questa è davvero un’impresa incredibile, ringrazio l’amico Giacomo e suo padre Tiberio che mi hanno scortato un’altra volta e hanno contribuito nella realizzazione di questa bellissima giornata”.